30 novembre, Festa della Toscana

30 novembre, Festa della Toscana
30-an de novembro, Festo de Toskanio

il 30 novembre 1786 il Granducato di Toscana fu il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte e la tortura. Questo atto fu la punta di diamante di un’opera di civilizzazione iniziata da tempo.
Il Granduca Pietro Leopoldo si ispirò al “Trattato sulla pubblica felicità” di Muratori e all’opera di Beccaria “Dei delitti e delle pene”.
Nel 1781 aveva proclamato la neutralità della Toscana nei conflitti internazionali, e basò sempre il suo governo sulla conoscenza diretta del territorio e sull’ascolto dei sudditi, di cui aveva studiato e conosceva bene la lingua.

La riforma del Codice Penale fu lo sbocco finale di quello che era sempre stato il suo concreto atteggiamento verso il mondo della criminalità e della pena. Visitò personalmente ogni carcere del Granducato, annotandone le condizioni e dando disposizioni concrete per migliorarne le condizioni, come quella di allargare le finestre, ritenendo la mancanza di luce, sia concretamente che a livello simbolico nel tempo dei Lumi, un’inutile tortura.

Recita il Canone XXXI del Codice Leopoldino: “Si abbia tutta la premura per la mondezza delle carceri; si estragghino i detenuti nelle carceri segrete almeno una volta alla settimana, e si custodischino in una carcere o stanza diversa per almeno un giorno, al fine di ventilarle e di ripurgarle” terminando poi con un monito di grande attualità: “Si osservino rigorosamente gli ordini che prescrivono ai Giusdicenti Criminali le frequenti visite delle carceri”.

La reformo de la Kriminala Kodo estis la fina konsekvenco de tiu, kiu ekde ĉiam estis la konkreta sinteno de Pietro Leopoldo rilate la mondon de la kriminaleco kaj de la puno. La Ĉefduko persone vizitis ĉiujn malliberejojn de la Grand-Dukolando, registrante iliajn vivstatojn kaj diktante konkretajn disponojn cele al plibonigo de la kondiĉoj, kiel ekzemple la plilarĝigo de la fenestroj, konsiderante la lumomankon, ĉu konkrete samkiel je simbola nivelo dum la tempo de “Lumoj”, senutila torturo.

La normo 31-a de la Leopolda Kodo proklamas: “Oni plene zorgu pri la pureco de prizonoj; oni elirigu la prizonulojn troviĝantajn en karceroj almenaŭ  po unufojo semajne, kaj oni ilin gardu en diversa ĉambro dum almenaŭ unu tago, kun la celo ventumi kaj elpurigadi tiujn karcerojn.” Finante per alte aktuala admono:”Oni atente observu la ordojn trudantajn al la Krim juĝistoj la oftajn vizitojn de malliberejoj.”

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